Pubblicato il report Istat 2023 su “Fumo, alcol, eccesso di peso e sedentarietà”: a emergere è il dato allarmante su obesità e sovrappeso riferito ad adulti e minori. La ricerca sintetizzata nel documento rinnova l’attualità e l’importanza dei servizi del centro Auryn dell’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi che, con i propri professionisti, rappresenta un presidio importante della Asl Toscana Sud-Est per i disturbi alimentari in virtù di un operato quotidiano che spazia dalla prevenzione al trattamento. Il centro, infatti, orienta un particolare impegno anche verso l’educazione a buone pratiche e a corretti stili di vita per un giusto rapporto con il cibo e per contrastare l’emergere di situazioni di eccesso di peso e obesità. Il report Istat fornisce dunque una preziosa panoramica per comprendere l’attuale situazione in Italia, offrendo occasioni di approfondimento e riflessione per garantire interventi sempre più appropriati alle evoluzioni di urgenze e bisogni.
I DATI DEGLI ADULTI – Più di quattro adulti su dieci risultano in eccesso di peso, con il 34,6% in sovrappeso e l’11,8% in condizione di obesità. Il dato complessivo del 2023 è stabile rispetto al 2022, ma un lieve incremento è registrato nella percentuale di persone in condizione di obesità che dà seguito a una crescita costante nel corso degli anni. Il genere maggiormente interessato è quello maschile, soprattutto nelle fasce di età centrali dai 35 ai 64 anni dove per l’eccesso di peso si registra un +20% rispetto alle donne, mentre meno marcata è la distinzione dopo i 75 anni e tra i 18 e i 34 anni. I livelli di rischio più elevati si registrano nella fascia d’età 65-74 anni, dove sette uomini su dieci e cinque donne su dieci sono in eccesso di peso. Anche per l’obesità le prevalenze sono più alte tra gli uomini ma con differenze meno marcate, con picco di prevalenza per entrambi i sessi a 65-74 anni. La quota di persone in eccesso di peso, dunque, cresce con l’aumentare dell’età: il sovrappeso passa dal 13,4% nella fascia d’età 18-19 anni al 42,7% a 65-74 anni, mentre l’obesità varia nelle stesse fasce di età dal 4,4% al 15,9%. Collegato all’avanzare dell’età è anche l’aumento della percentuale di sedentarietà: a partire dai 65 anni, infatti, più del 40% della popolazione dichiara di non praticare sport né attività fisiche, mentre il dato sale al 65% tra gli ultra settantaquattrenni. Un focus del report riguarda anche i comportamenti a rischio per la salute che interessano il 74,5% della popolazione adulta e che mostrano come, nel 63,4% dei casi, sedentarietà ed eccesso di peso si associano tra di loro. Sono spesso uniti, infine, l’abitudine al fumo e il consumo non moderato di alcol. Le più alte frequenze di compresenza di comportamenti non salutari sono tra i 45 e i 64 anni e dopo i 65 anni (rispettivamente al 34,3% e al 44,6%, contro il 28,2% della classe 18-44 anni), soprattutto tra gli uomini.
I DATI DEI MINORI – Più di un minore su quattro in età tra i 3 e 17 anni è in eccesso di peso (26,7%), con la maggior diffusione tra i bambini di 3-10 anni dove si raggiunge circa il 33% (con il picco più elevato tra le femmine di 3-5 anni e i maschi di 6-10 anni). Il sovrappeso e l’obesità diminuiscono con il passare dell’età fino a raggiungere il valore minimo tra gli adolescenti di 14-17 anni al 17,4%. Queste percentuali si stanno mantenendo costanti nel corso degli anni, con valori significativamente sempre più elevati nelle fasce dei più piccoli e con una forte differenza di genere dove i valori più elevati di eccesso di peso sono tra i maschi a partire soprattutto dalla fascia d’età 6-10 anni. L’analisi condotta sugli ultimi anni evidenzia una riduzione del fenomeno dal 2010 al 2017 (dal 28,5% al 25,5%), con una nuova crescita post-Covid fino al picco del biennio 2021-2022 (27,2%). Il report evidenzia anche la sedentarietà dei minori e, soprattutto, l’influenza dei genitori sui comportamenti dei figli specialmente durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza. La famiglia svolge un ruolo determinante per lo scambio intergenerazionale di conoscenze, pratiche comportamentali, norme e valori: il 25,3% dei giovani fino a 24 anni che vivono in famiglie dove entrambi i genitori sono fumatori hanno anche l’abitudine al fumo rispetto al 9,2% dei giovani che vivono in famiglie con nessun genitore fumatore. Una situazione analoga riguarda l’eccesso di peso perché la correlazione tra genitori e figli è pari al 34,7%, mentre scende al 18,5% quando entrambi i genitori sono normopeso. I giovani, infine, i cui genitori non praticano sport né attività fisica sono sedentari più frequentemente degli altri (51,3% quando entrambi genitori sono sedentari contro solo il 10,3% quando nessuno dei genitori è sedentario). Tali associazioni permangono anche quando è uno solo dei due genitori ad assumere stili non salutari, soprattutto quando è la madre.
L’INTERVENTO DI AURYN – Il centro Auryn rappresenta un punto di riferimento sul territorio aretino per i disturbi collegati all’alimentazione, con percorsi condotti in regime di convenzione con la Asl Toscana Sud-Est per il recupero funzionale e sociale dei pazienti. Le attività terapeutiche personalizzate, individuali e di gruppo, sono previste in sinergia con le famiglie e con una visione olistica volta alla presa in carico complessiva finalizzata a riconoscere, accettare e superare consapevolmente e gradualmente le patologie associate ai cibi. Il modello di intervento di Auryn è infatti la Psicobiologia e l’Approccio Sistemico con l’assenza di prescrizione dietetica rigida (leaning approach) per favorire un cambiamento del comportamento patologico nei confronti del cibo attraverso l’interazione tra ascolto dei bisogni, segnali biologici e ambiente esterno. Tutto questo è sostenuto dalla messa in atto di nuovi comportamenti secondo il modello di empowerment e di autonomia denominato Training di Familiarizzazione con il Cibo che allena il paziente all’ascolto di sé e alla consapevolezza necessari per orientare un cambiamento mediante la conoscenza e la sperimentazione diretta e continua, con un processo psico-educazionale e cognitivo-comportamentale. Ogni percorso di Auryn viene condotto da un’equipe multiprofessionale integrata con psichiatre, medici nutrizionisti, psicologhe, psicoterapeute, dietiste, educatrici, infermieri e tecnici di attività motoria, garantendo così interventi diversificati e variegati che comprendono mindfullness, psicoeducazione, psicoterapia cognitivo-comportamentale, gruppi nutrizionali, gruppi di attività motoria, sostegno alla genitorialità o training psico-nutrizionali.