Un nuovo approccio riabilitativo per la scoliosi all’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi. Un gruppo di fisioterapisti del centro A-Rìa ha ottenuto l’abilitazione a effettuare il trattamento SEAS – Scientific Exercise Approach to Scoliosis che, conferita dall’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale, permette di fornire risposte personalizzate sempre più all’avanguardia per le problematiche vertebrali. Questa formazione consolida l’Istituto di Agazzi come un punto di riferimento per valutazione, prevenzione e terapia della scoliosi in età evolutiva e in età adulta attraverso il ricorso a un’equipe di professionisti, a metodologie e a strumentazioni per intervenire con efficacia in ogni fase della patologia.
Il corso SEAS ha permesso ai fisioterapisti di specializzarsi in un approccio scientifico che trova il proprio fondamento in una forma attiva di autocorrezione attraverso esercizi da eseguire in autonomia che sono individuati di volta in volta a seconda della patologia individualizzata per ogni curva e per ogni istante del trattamento, andando a portare concreti benefici al sistema nervoso e alla colonna. Il piano di lavoro, infatti, viene monitorato e aggiornato in relazione alla crescita, alle capacità acquisite e all’evoluzione della patologia. Questo sistema rappresenta, in fase preventiva, un primo passo per evitare il corsetto in caso di scoliosi minori, mentre nelle scoliosi evolute viene associato all’ortesi per aumentarne l’efficacia. L’approccio SEAS trova il proprio punto di forza nella possibilità per il paziente di condurre gli esercizi direttamente tra le mura di casa, potendo così ridurre sensibilmente i costi e associare la qualità alla comodità. Il trattamento può essere previsto in seguito a un’attenta valutazione, direttamente all’Istituto di Agazzi, condotta dal dottor Simone Ceppatelli dell’Unità Operativa di Scoliosi e Patologie Vertebrali della Fondazione Don Gnocchi di Firenze. «L’invito – spiega la fisioterapista Maribel Valdez, – è a effettuare i primi controlli in età evolutiva, a partire dai sei anni. In questa fascia d’età, infatti, vengono sviluppate abilità fisiche, sociali e mentali, dunque la valutazione precoce permette di individuare atteggiamenti viziati, alterazioni morfologiche o altre patologie per intervenire in ambito preventivo, educativo e terapeutico con l’obiettivo di favorire una crescita armoniosa e adeguata ai diversi contesti della quotidianità. Il percorso terapeutico viene garantito dalla costante formazione e dal costante aggiornamento del personale attraverso l’acquisizione anche di metodologie moderne e scientificamente efficaci quali il SEAS che permette di innalzare qualità e efficacia dei trattamenti a seconda dei singoli pazienti».