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Importante sinergia per l’Istituto di Agazzi nei servizi posturali per l’età evolutiva

Il centro di riabilitazione Arìa ha consolidato la collaborazione con il dottor Simone Ceppatelli del “Don Gnocchi” Le prossime visite saranno il 22 ottobre e permetteranno una valutazione precoce di eventuali alterazioni posturali

AREZZO – L’Istituto di Agazzi consolida un’importante collaborazione nei servizi per l’età evolutiva. Il centro di riabilitazione Arìa farà affidamento sulle competenze di uno tra i principali esperti in ortopedia, scoliosi e patologie vertebrali fin dai primi anni di vita, il dottor Simone Ceppatelli, che terrà periodicamente visite specialistiche rivolte a bambini e ragazzi. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 22 ottobre, a partire dalle 10.00, quando verranno previsti una serie di controlli volti a individuare precocemente eventuali alterazioni posturali o problematiche scheletriche per andare a strutturare i successivi percorsi educativi, preventivi o terapeutici. «Il nostro centro Arìa è all’avanguardia nella riabilitazione neurologica e ortopedica – ricorda il dottor Giorgio Apazzi, direttore sanitario dell’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi. – La collaborazione con il dottor Ceppatelli permetterà, in linea con la mission del nostro istituto, di innalzare ulteriormente la qualità dei servizi, di rivolgerli a una gamma più ampia di destinatari e di fornire una risposta a un reale bisogno delle famiglie». 

Dirigente medico del “Don Gnocchi” di Firenze, Ceppatelli ha accolto l’invito a porre le proprie esperienze al servizio dell’Istituto di Agazzi con il comune intento di proporre servizi ortopedici rivolti specificatamente alle famiglie del territorio aretino. Le visite verranno svolte in sinergia con la dottoressa Maribel Valdez e faranno affidamento sulle strumentazioni all’avanguardia presenti nel centro di riabilitazione, con l’obiettivo di andare a valutare problematiche posturali collegate al patrimonio genetico, alla personalità o all’adattamento all’ambiente esterno. Questo assetto può essere negativamente influenzato da atteggiamenti scorretti nelle diverse attività quotidiane o da alterazioni della componente scheletrica che possono riguardare piedi, ginocchia o spina dorsale: la visita permetterà di capire eventuali ambiti in cui intervenire in un’ottica, innanzitutto, di educazione verso atteggiamento corretti per lo sviluppo del corpo e di prevenzione verso l’emergere di future patologie. «Un controllo in età evolutiva ha un’importanza fondamentale – ribadisce il dottor Ceppatelli. – La scoliosi è una malattia familiare multifattoriale che si presenta già in una fascia d’età tra i nove e i quattordici anni, dunque una valutazione permette di far emergere precocemente eventuali difetti, alterazioni o patologie, potendo poi intervenire nelle modalità e nei tempi più appropriati».  

 

Arezzo, mercoledì 19 ottobre 2022 

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